L’oro di Napoli siamo noi!
Di seguito la parte dell’articolo di Alessandra Gavazzi che parla di noi.
… È ormai pomeriggio inoltrato. Dal loggiato arrivano dei suoni. Un violoncello ha bisogno di essere accordato, un trombone accenna una scala. Arriva correndo una bimba bionda: il suo contrabbasso è più alto di lei. Stanno per iniziare le prove dell’Orchestra sinfonica dei Quartieri Spagnoli. «Abbiamo 37 musicisti tra gli 8 e i 12 anni», spiega il presidente Enzo De Paola. Uno sforzo non indifferente: i maestri sono 15, le lezioni sono individuali e quotidiane. Il venerdì ci si ritrova tutti insieme. «Non solo il corso è gratuito, ma ogni bimbo ha il proprio strumento grazie alla generosità di Gino Paoli». Una scommessa non da poco. «La musica crea il cittadino perché è un gioco di relazioni: ognuno fa la sua parte e deve farla bene perché da lui dipende il risultato di tutti»,
È ormai pomeriggio inoltrato. Dal loggiato arrivano dei suoni. Un violoncello ha bisogno di essere accordato, un trombone accenna una scala. Arriva correndo una bimba bionda: il suo contrabbasso è più alto di lei. Stanno per iniziare le prove dell’Orchestra sinfonica dei Quartieri Spagnoli. «Abbiamo 37 musicisti tra gli 8 e i 12 anni», spiega il presidente Enzo De Paola. Uno sforzo non indifferente: i maestri sono 15, le lezioni sono individuali e quotidiane. Il venerdì ci si ritrova tutti insieme. «Non solo il corso è gratuito, ma ogni bimbo ha il proprio strumento grazie alla generosità di Gino Paoli». Una scommessa non da poco. «La musica crea il cittadino perché è un gioco di relazioni: ognuno fa la sua parte e deve farla bene perché da lui dipende il risultato di tutti», spiega Giuseppe Mallozzi, direttore principale dell’Orchestra. Intanto tra un risolino e l’altro, risuonano le note di Bach. «Le menti di questi ragazzi sono in via di formazione.
Crescere con la bellezza cambierà il loro modo di guardare al mondo». Cambierà anche i Quartieri?
Qualcuno da oggi, finalmente, ci scommette.